Chi siamo
L'Ordine è un "Ente di diritto pubblico non economico" i cui provvedimenti hanno carattere di "atti amministrativi" sottratti al controllo esterno di legittimità. È dotato di autonomia organizzativa e di regolamentazione, ed è retto da un Consiglio direttivo composto da un numero di membri calcolato in rapporto al numero degli iscritti.
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ENPAF CONTRIBUTI 2023: IMPORTI E SCADENZE
CONTRIBUTI CONTRIBUTI 2023: IMPORTI E SCADENZE Anche nel 2023 i contributi di previdenza, assistenza e maternità verranno riscossi tramite avvisi di pagamento PagoPA emessi dalla Banca Popolare di Sondrio e inviati sulla casella di posta elettronica certificata degli iscritti dall’indirizzo Per quest’anno, la scadenza delle tre rate è fissata al: 30 giugno, 31 luglio e 31 agosto 2023. Chi versi unicamente il contributo di solidarietà riceverà un avviso di pagamento con unica rata con scadenza 30 giugno, mentre per chi dovesse versare il contributo relativo a un biennio composto da un contributo previdenziale e dal contributo di solidarietà, l’importo verrà ripartito su quattro rate: 30 giugno, 31 luglio, 31 agosto e 29 settembre 2023. Sono esclusi dalla riscossione tramite avviso di pagamento PagoPA: gli iscritti che abbiano omesso il pagamento del contributo tramite avviso di pagamento PagoPA nel 2022 o che abbiano perso il diritto alla riduzione a seguito di accertamenti di ufficio, con conseguente reintegro della quota contributiva dovuta. Questi riceveranno una cartella di pagamento notificata, sempre sull’indirizzo di posta elettronica certificata, dall’Agenzia delle Entrate Riscossione con la quale verranno posti in riscossione i contributi non versati relativi agli anni precedenti oltre alle sanzioni civili, nonché i contributi relativi al 2023. i neoiscritti o reiscritti nell’anno 2021 che abbiano presentato la domanda di riduzione nei termini e per i quali non sia stato possibile emettere l’avviso di pagamento PagoPA con gli importi aggiornati per il pagamento spontaneo. Questi ultimi riceveranno, sulla casella di posta elettronica certificata, la cartella notificata dall’Agenzia delle Entrate Riscossione sia dei contributi non pagati per gli anni 2021 e 2022, sia dei contributi dovuti per l’anno 2023, senza applicazione di interessi o sanzioni. Di seguito la tabella riepilogativa dei contributi previdenziali e assistenziali ENPAF dovuti per l’anno 2023: |
CONTRIBUTI
SU ENPAF ON-LINE GLI ATTESTATI PAGAMENTO DEI CONTRIBUTI VERSATI NEL 2022
Sono disponibili su Enpaf Online le attestazioni di pagamento relative ai contributi versati nell’anno 2022. Gli attestati sono riferiti all’anno d’imposta 2022, pertanto, l’attestato di pagamento del contributo 2022 avvenuto nel 2023, sarà disponibile sulla piattaforma il prossimo anno.
Per accedere a Enpaf Online è necessario utilizzare lo SPID o le credenziali fornite al momento della registrazione.
COMUNICAZIONI
CERTIFICAZIONI UNICHE 2023
Le Certificazioni Uniche 2023 per i pensionati, gli assicurati e gli assistiti Enpaf, relative all’anno di imposta 2022, sono disponibili nell’area riservata Enpaf Online dal 16 marzo 2023.
Per accedere all’area riservata Enpaf Online si può utilizzare lo SPID o le credenziali fornite al momento della registrazione.
Le certificazioni sono state inviate agli interessati anche tramite posta elettronica certificata agli indirizzi registrati negli archivi dell’Ente.
La scadenza da rispettare per la presentazione della dichiarazione dei redditi con il modello 730 per quest’anno resta fissata al 30 settembre ma, cadendo di sabato, slitta automaticamente al 2 ottobre 2023.
- Dettagli
- Scritto da Alba Scoccia
Test diagnostici in farmacia. Gestione di consenso informato, referto online, privacy. Le indicazioni operative
Sono in aumento in farmacia i test diagnostici che prevedono il prelevamento di campione biologico a livello nasale, salivare o orofaringeo e, in particolare, quello per la rilevazione dello streptococco risulta essere ancora molto richiesto. A fronte della crescita, in alcune regioni, delle farmacie che li offrono, da alcuni farmacisti arrivano richieste di informazioni su come condurre al meglio il servizio, dalla trasmissione dell'esito alla gestione del paziente.
Test diagnostici: sempre più farmacie si organizzano per effettuarli
Come si ricorderà, a stabilire il quadro operativo è il Protocollo nazionale del 28 luglio 2022 - tra Governo, Regioni e sigle delle farmacie. "Le attività di somministrazione dei test diagnostici" vi si legge "sono eseguibili in area interna alla farmacia, purché separata dagli spazi destinati allo svolgimento delle attività di dispensazione del farmaco in modo tale da garantire la riservatezza degli utenti, nonché in apposite aree, locali o strutture esterne. È comunque consentito somministrare il test diagnostico a farmacia chiusa", ma c'è anche la possibilità che "due o più farmacie, di proprietà di soggetti differenti, possano esercitare in comune tali servizi sanitari, previa stipula di un contratto di rete". Gli spazi eventualmente utilizzati "devono ricadere nell'ambito della sede farmaceutica di pertinenza di una delle farmacie aderenti al contratto di rete prevista in pianta organica". Il "titolare di farmacia o il direttore responsabile devono adottare misure di sicurezza a tutela della salute dei lavoratori e degli utenti" e, come ricordato da Federfarma, in una comunicazione, resta la necessità di comunicare preventivamente all'Azienda sanitaria locale competente l'intenzione di effettuare i test.
Prima della somministrazione va acquisito il consenso informato
In merito alla fase di somministrazione, un aspetto importante riguarda il consenso informato. La normativa, fa il punto Federfarma, impone che "ogni persona abbia il diritto di essere informata riguardo ai benefici e ai rischi degli accertamenti diagnostici". Secondo quanto prevede il Protocollo, "tali informazioni possono essere fornite dal farmacista anche in forma orale e riguardano la tipologia di test da somministrare, eventuali rischi e il significato di un esito positivo o negativo". Al riguardo, il consiglio da parte di Federfarma è di "munirsi della prova" scritta "dell'espressione del consenso da parte del cittadino", utilizzando il modulo predisposto. "Non esiste una normativa che imponga una durata della conservazione di tale modulistica. Tuttavia, per una massima tutela della farmacia in caso di contenziosi, sarebbe opportuno conservarla per la durata della prescrizione civilistica (10 anni). La farmacia può gestire e conservare i consensi informati anche in forma dematerializzata".
Consegna dell'esito e privacy: ecco a cosa prestare attenzione
Un altro aspetto concerne poi la trasmissione del referto: "il Protocollo stabilisce che la farmacia che somministra i test diagnostici consegni all'assistito il referto o attestato di esito anche in formato digitale". Qualora si propenda per quest'ultima modalità, va acquisito "dal paziente un consenso distinto e specifico". Secondo quanto ha indicato il Garante della privacy nelle Faq dedicate, per referto online si intende un documento rilasciato tramite "Fascicolo sanitario elettronico, sito Web, posta elettronica anche certificata, supporto elettronico". In caso di utilizzo di posta elettronica, "il referto dovrà essere spedito in allegato a un messaggio e-mail e non come testo compreso nel corpo del messaggio. Il file contenente il referto dovrà essere protetto, per esempio con una password". Le uniche indagini che non possono essere trasmesse con modalità digitali sono quelle che "riguardano accertamenti relativi ad indagini genetiche o all'HIV".
Infine c'è il tema della privacy: "La farmacia che somministra test diagnostici in regime privatistico" continua Federfarma "eÌ titolare del trattamento e deve rendere una informativa, che può essere esposta in farmacia o messa a disposizione del paziente. È sufficiente comunque che il paziente, nell'ambito del modulo relativo al consenso informato, dia atto di aver preso visione dell'informativa".
- Dettagli
- Scritto da Ordine Farmacisti MC